Le donne eritree camminano, camminano, camminano: per andare al mercato con una gallina sotto il braccio per andare al pozzo per un secchio d’acqua per andare ad un funerale nel villaggio lontano per andare con le amiche a preparare una festa di nozze. Camminano con incedere solenne senza fretta e senza lentezza, camminano perennemente nella polvere indossando il bianco netzelà tessuto da loro incredibilmente sempre pulito. Le donne eritree si siedono al telaio e ripetono gesti antichi di millenni per tessere il loro netzelà. Le donne eritree sono le discendenti della regina di Saba sono eredi dei popoli che sono stati la culla dell’umanità; le donne eritree non hanno dimenticato che cosa significa essere parte dell’umanità: sanno essere riconoscenti alla vita sanno riconoscere come dono le poche cose indispensabili alla vita: l’acqua il fuoco il pane l’amore l’amicizia l’ospitalità Maria Maddalena Terzuolo
Segheneiti 2005 |
Arazzo eseguito da Maria Maddalena Terzuolo in omaggio alle donne eritree |